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IL MILAN TIRA UN PO’ IL FIATO

Lazio-Milan semifinale di Coppa Italia 0-0. Come nella passata stagione nell’andata del penultimo turno della coppa nazionale le squadre di Simone Inzaghi e Rino Gattuso sono state perfette nell’annullarsi a vicenda, concedendo ai propri portieri un altro clean sheet. Ai punti avrebbe vinto la Lazio, se non altro perché qualche grattacapo a Donnarumma l’ha creato, ma il verdetto è rimandato alla gara di ritorno a San Siro dove si giocherà tutta un’altra partita. Se non altro perché la sfida si giocherà il 24 aprile, praticamente due mesi.

 

NON FERMIAMOCI PIU’

Il Milan ha battuto l’Empoli 3-0 nel primo anticipo della 25^ giornata di Serie A, consolidando il quarto posto in classifica. Dopo un primo tempo con pochi sussulti e giocato a ritmi bassi, i rossoneri hanno travolto i toscani nella ripresa nel giro di due minuti. Prima il solito Piatek in area al 49′ e poi Kessie con lo scavetto al 51′ hanno trovato i gol vittoria. Al 67′ è poi arrivato anche il tris di Castillejo su assist di Conti.

IL DIAVOLO ZITTISCE LA DEA BERGAMASCA

Nell’ anticipo della 24^ giornata di Serie A, il Milan batte 3-1 l’Atalanta e consolida il quarto posto in classifica. Davanti al proprio pubblico, la Dea parte meglio e trova il vantaggio al 33′ con Freuler. I rossoneri trovano il pareggio in pieno recupero grazie a una girata al volo di sinistro di Piatek. Nella ripresa si sblocca Calhanoglu, che segna il primo gol in campionato (56′) e mette sulla testa di Piatek il pallone del 3-1 (61′).

IL MILAN SFIORA IL COLPACCIO

Rino Gattuso commenta il prezioso punto dell’Olimpico strappato dal suo Milan nello spareggio Champions con la Roma. “Ai punti meritava la Roma – ha spiegato l’allenatore rossonero – Nel primo tempo abbiamo palleggiato male, nella ripresa abbiamo giocato meglio. La prestazione mi è piaciuta, loro sono una grande squadra”. Parole al miele per Piatek: “Fa reparto da solo, ci sta dando una grande mano”. “Abbiamo fatto una buona partita, nel primo tempo per merito della Roma non abbiamo giocato, il nostro possesso di palla era sterile – ha analizzato Ringhio -. Nel secondo tempo siamo venuti fuori, ai punti meritava qualcosa più la Roma. Abbiamo giocato come dovevamo, la Roma è una grande squadra ma siamo soddisfatti. Quando si gioca contro le squadre forti serve essere organizzati. A tratti abbiamo fatto cose buone. La squadra mi è piaciuta per come abbiamo tenuto il campo”. Terzo gol in due partite per Piatek. “Ti fa trovare tante linee di passaggio, attacca bene la profondità e impensierisce quando parte. Le difese scappano all’indietro perché si preoccupano e per noi è più facile sviluppare. Quando ci appoggiamo su di lui ci dà una mano a salire”. A fine gara l’abbraccio con De Rossi. “Abbiamo condiviso un’esperienza bellissima, io sono invecchiato e faccio schifo, lui gioca ancora. Sembro suo padre e lui mio figlio ma abbiamo solo sei, sette anni di differenza”.

IL PISTOLERO CONQUISTA SAN SIRO

Bastano pochi secondi del match per capire che gli ospiti sono scarichi mentalmente. Piatek, alla prima da titolare con la maglia del Milan, inizia subito a popolare gli incubi dei centrali azzurri: al 6’ Laxalt proietta un bel cross dalla sinistra, il destinatario è  Kessié che offre una sponda per il tiro al volo fuori misura del polacco. E’ l’antipasto del gol che scocca al 10’: Maksimovic lascia scorrere un lancio lungo di Laxalt sul quale piomba come un rapace Piatek che fredda Meret con il destro. 

 

 

PAQUETA’ AL DEBUTTO ROSSONERO

Terminata la rifinitura a Milanello, Mister Gattuso ha ufficializzato la lista dei 23 rossoneri convocati per Sampdoria-Milan, Ottavi di finale di TIM Cup in programma sabato 12 gennaio alle 18.00 allo stadio Luigi Ferraris di Genova. Ecco l’elenco completo:

PORTIERI: Donnarumma A., Donnarumma G., Reina
DIFENSORI: Abate, Conti, Laxalt, Musacchio, Rodriguez, Romagnoli, Simic, Strinic, Zapata
CENTROCAMPISTI: Bakayoko, Bertolacci, Kessie, Mauri, Montolivo, Paquetá
ATTACCANTI: Borini, Calhanoglu, Castillejo, Cutrone, Higuain.

FINE DEL DIGIUNO

Due mesi e un giorno, 865 minuti: per un attaccante senza gol un tempo infinito. Tempo che porta critiche, critiche che diventano polemiche, polemiche che demoralizzano. E spengono il sorriso, perché il digiuno logora, specie se in fatto di gol sei sempre stato bulimico. Un lungo tunnel che Higuain ha attraversato tra sbagli, scatti di rabbia, cartellini rossi, mal di pancia e fastidiose voci di mercato. Con la colonna sonora dei fischi di San Siro e di un tifo milanista via via più distaccato, freddo e a tratti ostile. E così in fondo è stato fino al minuto 64 della sfida con la Spal, l’attimo in cui il Pipita ha trovato nuovamente la via dell’esultanza: il gol della liberazione. Palla in rete, braccia al cielo, lacrime agli occhi e una corsa sfrenata verso il solo che sempre lo ha sostenuto: Rino Gattuso. E nell’abbraccio tra i due, accompagnato dagli applausi di San Siro, il senso di una fine che si fa ripartenza: Higuain è tornato. Anche grazie a chi non lo ha mai mollato: “È stato un gol importante” – ha commentato a fine match l’argentino –  erano tre punti fondamentali ma spiace per tutti quelli buttati prima nelle ultime giornate. Ora siamo ad un punto dalla Champions e andremo a riposarci con le nostre famiglie. Normale che la gente fischi quando si aspetta qualcosa in più. Ero convinto di questo progetto in estate, spero di continuare così: Gattuso mi ha sempre appoggiato, dandomi affetto, stima ed un rapporto diretto, è merito suo questo gol. La prossima ora è la Supercoppa, è il primo titolo della stagione e speriamo di vincerlo”.

 

ANCORA 0-0

Milan ancora a secco, di gol e di vittorie. Allo Stirpe, i rossoneri non vanno oltre lo  0 a 0, e vengono salvati in più di un’occasione dalle parate di Donnarumma. Continua il momento nero di Calhanoglu, ancora alla ricerca di se stesso. Se il Milan non esce dallo Stirpe con un risultato mortificante per il club e decisivo per le sorti dell’allenatore, va ringraziato Gigio, che ha trovato una giornata super. Tre gli interventi decisivi: uno su Ghiglione (tiro al volo) nel primo tempo, e due nella ripresa. Uno ancora sul bravissimo esterno destro (cartellino del Genoa), che lo costringe a smanacciare in angolo con un tiro dalla distanza, e poi capolavoro su Ciano allo scadere, col Milan imbucato in contropiede. Di Gigio quest’anno, così come negli scorsi, rimarranno impresse nella memoria partite ottime e altre non all’altezza delle sue qualità, ma il discorso resta sempre lo stesso: gli va dato il tempo di crescere.

UN PARI CHE NON SODDISFA NESSUNO

Tra Milan e Torino si sono visti match più belli senza dubbio, ma da lassù Gigi Radice avrà sorriso lo stesso, perché le sue due squadre un passo in più in classifica lo hanno fatto senza sgambettarsi: il Milan non vede ancora l’Inter dietro l’angolo ma resta quarto da solo, il Toro ha testato sul campo personalità e solidità da grande, l’Europa era e resta assolutamente alla portata dopo questo 0-0 in trasferta, ennesima prestazione che porta punti lontano da casa.

IL DIAVOLO FA ILLUDERE IL PARMA PER 5 MINUTI

Vittoria pesantissima del Milan, che batte il Parma a San Siro e si issa, momentaneamente, al quarto posto in classifica. Succede tutto nella ripresa. Prima il vantaggio crociato con Inglese al 50′. Poi la reazione rabbiosa del Milan, che trova il pareggio con un super gol di Cutrone al volo dopo soli 5 minuti e poi con Kessie, freddo a trasformare il rigore al 71′.